Ripple rappresenta una delle prime criptovalute che sono riuscite ad alzare l’asticella delle prestazioni e dei servizi disponibili sulla base della “blockchain”: l’insieme di tecnologie che permettono di effettuare operazioni sulla base di registri distribuiti alla base di Bitcoin, ovvero la prima crypto ad avere ottenuto notorietà internazionale. Non sorprende dunque che Ripple, nota nel mercato anche con l’acronimo XRP, sia costantemente sotto la lente di ingrandimento degli investitori: stiamo infatti parlando di uno strumento finanziario che, a partire dal 2013, diverse volte si è dimostrato capace di realizzare ottime prestazioni generando una vera e propria fortuna in tutti coloro che avevano deciso di puntarci. A questo proposito, effettuando una ricerca online e digitando su Google “ripple XRP previsioni” è possibile conoscere l’andamento di questo crypto asset, in modo da sapere cosa aspettarsi per i prossimi mesi.
nDetto questo, prima di entrare a tutti gli effetti nel merito delle caratteristiche peculiari di Ripple e, soprattutto, nel merito delle previsioni finanziarie relative a questa specifica criptovaluta, sarà sicuramente utile fare un piccolo passo indietro. È infatti innanzitutto necessario spiegare in maniera più dettagliata cosa si intenda quando si utilizza il termine “criptovaluta”: una parola che è letteralmente sulla bocca di tutti i trader, ma che, al tempo stesso, non tutti conoscono davvero in profondità.
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Caratteristiche delle criptovalute come Ripple
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Come ben suggerito dal prefisso “cripto”, le criptovalute sono di base delle valute protette dalla crittografia: una tecnologia nata per occultare e/o proteggere sia beni che messaggi di diversa natura. Le crypto sono dunque delle valute nascoste, ovvero delle valute che risulteranno inaccessibili a chiunque non disponga della chiave d’accesso corretta. Bitcoin, Ripple e soci sono inoltre valute esclusivamente digitali, che non vengono emesse dalle zecche e che, più in generale, proprio non esistono all’interno del mondo fisico. Sono dunque un mezzo di scambio altamente volatile, che esiste soltanto all’interno di canali telematici come i broker o le piattaforme di trading online.
nL’elevato livello di volatilità è l’ultima caratteristica a cui prestare particolare attenzione quando si parla di criptovalute: il prezzo delle valute digitali infatti non dipende da enti o da regole esterne, ma, al contrario, viene fissato esclusivamente dai loro singoli creatori. Questo presupposto fa sì che la quotazione delle diverse crypto dipenda soprattutto dalla legge della domanda e dell’offerta: se i trader si dimostrano interessati a una crypto, il suo valore può crescere in maniera addirittura esponenziale; se l’interesse cala, la quotazione può letteralmente colare a picco.
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Investire in Ripple conviene?
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Ripple si è distinta dalle altre criptovalute per via della possibilità di monitorare tutti gli scambi che la riguardavano in tempo reale: un’opportunità che aiuta i trader a tastare con mano proprio il livello di interesse del mercato per la crypto e che viene tecnicamente reso possibile da dei registri delle transazioni di nome Ledger. Un altro fiore all’occhiello di Ripple è legato alla possibilità di effettuare trasferimenti di denaro senza continuità di forma: ciò vuol dire che un mittente può ad esempio versare dollari ad un destinatario, che però riceverà la somma pattuita in euro.
nQuesti elementi, uniti a delle commissioni decisamente inferiori rispetto a quelle di altre criptovalute major (come il sopracitato Bitcoin) permettono agli analisti di essere tendenzialmente ottimisti quando valutano il futuro di Ripple. Va però ricordato come l’anno in corso non sia iniziato nel migliore dei modi per questa valuta digitale, che si è trovata impelagata in un contenzioso legale con la SEC, ovvero l’ente federale americano che si occupa della vigilanza della Borsa. Un contenzioso che, come è facile immaginare, ha avuto ripercussioni negative sulla quotazione XRP e che ha generato incertezza negli investitori.
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